Lesione Legamento Crociato Anteriore
Il Ruolo del Legamento Crociato Anteriore
L'articolazione del ginocchio è una delle strutture più intricate e fondamentali del corpo umano. La sua complessa struttura permette una vasta gamma di movimenti, come la flessione ed estensione, mentre limita i movimenti rotatori, garantendo al contempo stabilità. Questa stabilità è mantenuta grazie alla sinergia tra i muscoli della coscia e i legamenti crociati e collaterali. Tra questi, il legamento crociato anteriore (LCA) svolge un ruolo primario nella stabilizzazione del ginocchio, assicurando la stabilità durante i movimenti rotatori e di traslazione della tibia. Tuttavia, è anche il legamento più vulnerabile, spesso soggetto a lesioni durante attività sportive ad alto impatto o movimenti rotatori, come nel calcio, basket o sci.
Sintomi
I sintomi tipici di una lesione al LCA includono una sensazione di scroscio o “crack" durante l'incidente, dolore durante i movimenti minimi del ginocchio, gonfiore significativo, difficoltà a sostenere il peso corporeo, e sensazioni di instabilità o cedimento del ginocchio.

Figura 1: Anatomia normale dell'apparato ligamentoso del ginocchio

Figura 2: Sezione sagittale di una risonanza magnetica del ginocchio. La freccia in figura indica il nomale decorso di un legamento crociato anteriore (LCA) integro
Cosa fare se si sospetta la lesione del LCA?
Nei casi di trauma sportivo, specialmente quelli ad alto impatto, è consigliabile consultare un pronto soccorso per escludere la presenza di fratture. Dopo aver escluso le fratture, è importante immobilizzare il ginocchio per alcuni giorni, applicare ghiaccio localmente, camminare con l'ausilio di stampelle, mantenere l'arto sollevato e assumere farmaci antinfiammatori. La fase iniziale di dolore e gonfiore di solito dura circa due settimane, durante le quali il paziente può iniziare a sostenere il peso senza dolore e camminare senza stampelle. Anche se il movimento del ginocchio potrebbe rimanere limitato per qualche giorno in più, il recupero completo avviene quando il gonfiore scompare del tutto.
Quali approfondimenti eseguire?
La risonanza magnetica nucleare (RMN) è l’esame più indicato per confermare la sospetta lesione del LCA. E’ consigliabile eseguirla almeno dopo 10-15 giorni dall'incidente, per consentire al sangue e al liquido accumulati di dissiparsi e garantire una visione chiara del legamento.
Una volta ottenute le immagini della RMN, di solito dopo circa due settimane dall'incidente è consigliabile eseguire una visita ortopedica. L'ortopedico, basandosi sulla visita e sulle immagini della RMN, valuterà se è necessaria un'operazione al legamento crociato e se sono presenti lesioni associate, come danni alla cartilagine o ai menischi.
Quando e come intervenire?
Non c'è alcuna urgenza nell'operare il LCA. In genere, una attesa di 1-2 mesi consente al ginocchio di guarire completamente dall'infiammazione e questo riduce il rischio di complicanze.
Non tutti i pazienti con lesioni al LCA devono essere sottoposti a ricostruzione chirurgica. Alcuni pazienti, con una buona fisioterapia e un adeguato rinforzo muscolare, possono vivere normalmente e praticare sport senza instabilità. Tuttavia, in alcuni casi, soprattutto nei pazienti più giovani, la chirurgia può essere considerata se persiste l'instabilità durante l'attività sportiva.
L'intervento di ricostruzione del LCA viene eseguito interamente in artroscopia. Durante l'operazione, vengono rimossi i residui del legamento danneggiato e viene creato un nuovo legamento utilizzando tendini del paziente, come i tendini flessori del ginocchio o il tendine rotuleo oppure dei tendini proveniente da un donatore (“allograft”). La scelta del tipo di tendine dipende dalle esigenze funzionali del paziente e dai tempi di recupero desiderati.
Quali sono i tempi di recupero
Il recupero dopo l'intervento di ricostruzione del LCA inizia subito dopo l'operazione, con il paziente che inizia a camminare con l'ausilio di stampelle. Il recupero completo richiede diversi mesi e coinvolge una progressiva fisioterapia mirata al recupero della forza muscolare e della stabilità articolare, consentendo infine al paziente di tornare alle attività sportive di contatto (calcio, rugby, basket…) nel giro di 7-8 mesi.
Quali sono i rischi e le complicanze
Oltre ai rischi comuni associati a qualsiasi procedura chirurgica e agli eventuali rischi correlati all'anestesia, vi sono alcune problematiche specifiche legate a interventi di questo tipo. Tra queste, la più comune è la rigidità articolare, che spesso si sviluppa a causa di processi infiammatori (algodistrofia) e richiede un programma di riabilitazione mirato. Se dopo tre mesi dall'intervento persiste una limitazione del movimento articolare (ROM - range of movement), è necessario rimuovere chirurgicamente la fibrosi responsabile tramite una procedura di artrolisi artroscopica.
Le infezioni sono rare, soprattutto considerando l'impiego della tecnica artroscopica. Tuttavia, in caso di infezione, si procede con un lavaggio del ginocchio e si prescrive una terapia antibiotica prolungata per garantire la completa guarigione. Nonostante la terapia anticoagulante preventiva, è possibile sviluppare una tromboflebite nel periodo post-operatorio, in tal caso la terapia anticoagulante verrà prolungata e somministrata a dosaggi terapeutici.
Quando il paziente torna all'attività sportiva, il legamento ricostruito presenta un rischio simile a quello del crociato contralaterale di rompersi. Il chirurgo ortopedico sarà disponibile per fornire intervento.

Figura 3: Sezione sagittale di una risonanza magnetica del ginocchio. La freccia in figura indica un LCA lesionato: si può notare il ventre distale deflesso e l'edema a livello della porzione prossimale.

Figura 4: Rappresentazione di ricostruzione LCA